Ma che errore madornale, poter pensare a te Domenica è Natale Un po' di compagnia non fa male a nessuno. E poi di fronte al tuo portone, Sul muso del mastino rancore e stalattiti Che il freddo ha coltivato su quel Grugno d'assassino che mi sfida ad entrare. Codardo ripiego, nascondo la faccia tra i rifiuti cercando conforto M'arredano la testa pensieri in terza classe con poca dignità Ed ora la neve è insopportabile Non distinguo più la terra dall'orizzonte Ed ora è inutile discutere Non distinguo più la terra dall'orizzonte E poi perplesso e insanguinato Saranno una dozzina, mi picchiano ridendo Per non sembrare sciocco mi scontro con le Nocche e rido più forte, più forte, più forte Grido il tuo nome, ci provo, ma l'urlo riesce roco ancora per poco Un fiotto di benzina col freddo che fa, per fortuna prendo fuoco Ed ora la neve è insopportabile Non distinguo più la terra dall'orizzonte Ed ora è inutile discutere Non distinguo più la terra dall'orizzonte. (Versi gutturali) Domenica, domenica, domenica, domenica, Natale che male! Domenica, domenica, domenica, domenica, Natale che male! Domenica, domenica, domenica, domenica, Natale che male!