Ricordi che ti incontravo Fra le due linee del metrò Fra la tua idea di libertà E i miei pensieri in un bistrot Pensavo a Jean Renoir Guardando pornostar E fu così che incominciai A disertare il circolo Facendo finta che un'idea Gettasse il mondo in panico Dicevo che Baudelaire Citava Berlinguer I miei messaggi scritti alla fermata del tramvai Parole di quei libri che non compreresti mai Quei pomeriggi in due nascosti all'ombra di un'idea Le fantasie segrete che ti sei portata via Ricordo che mi ritrovai A bere come Allan Poe Per condannarmi a quell'oblio Piuttosto amaro del merlot E fu così che poi passai Ad ubriacarmi di Champagne Sognando di essere Verlaine Coi baffi come D'Artagnan Mi ha detto Edvige Fenech Che adora George Perec I miei messaggi scritti alla fermata del tramvai Parole di quei libri che non compreresti mai Quei pomeriggi in due nascosti all'ombra di un'idea Le fantasie segrete che ti sei portata via E tra le pieghe dei miei jeans Le notti intere a scriverti Di trasgressioni un po' retrò Com'era l'oppio per Cocteau Di sciarpe a righe bianche e blu Dell'ossessione per Truffaut Domani sera suonerò Il piano da Shakespeare&Co Sarò felice se le piace la mia giacca E poi mi dice due sciocchezze un po' sbiadite E poi felice se mi porta sopra i ponti a primavera Tra la Senna e i viali viola vola via la gioventù Via la gioventù, via la gioventù, Lalala