(Testo: M. Pierantoni Giua; G. Martinelli) (Musica: M. Pierantoni Giua) Sali per le scale con l'andamento di chi sa a che porta bussare, sinuoso e ben tornito e credo tu abbia capito... E vai, e vai... come un'onda che grava la sabbia e scompare E vai, e vai... lasciando soltanto un'orma di mare. Le tue mani conoscono il freddo e la pioggia che ha intriso i tuoi pantaloni, sai di basilico e menta ti muovi tra storie di antiche memorie. E vai, e vai... scivolando nel cavo di un palmo di mano, e sai, e sai... cosa chiede il mio vivere al tuo... No! non sono petali e mirto a fare di me una regina, No! non sono voci distratte a fare di me una canzone ma, se tu custodissi per me un pensiero e una casa, e, se tu costruissi per me un porto nel mare, io sarei tua amante e tua custode. Troppo il tempo lasciato a rincorrer presente e passato, lascio il passo alla mia meraviglia dal profumo di timo e lavanda. E noi, e noi come edera ci rincorriamo su un muro... E noi, e noi a piantare radici nel tempo futuro... E noi, e noi eterni nel tempo di noi... No! non sono petali e mirto a fare di me una regina... ma se tu custodissi per me un pensiero e una casa, io sarei tua amante e tua custode.