Cortigiani, vil razza dannata,
Per qual prezzo vendeste il mio bene?
A voi nulla per l'oro sconviene,
Ma mia figlia è impagabil tesor.
La rendete o, se pur disarmata,
Questa man per voi fora cruenta.
Nulla in terra più l'uomo paventa
Se dei figli difende l'onor.
Quella porta, assassini, m'aprite!
Ah, voi tutti a me contro venite!
Ebben, io piango. Marullo signore,
Tu ch'hai l'alma gentil come il core,
Dimmi tu dove l'hanno nascosta.
È là, non è vero? Tu taci! Ahimè!
Miei signori, perdono, pietate;
Al vegliardo la figlia ridate.
Ridonarla a voi nulla ora costa;
Tutto il mondo è tal figlia per me.
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