Accademia di taglio e di cucito Gasogeno, Totò, la Topolino La futura Radio Elettra di Torino Pidocchi, olio di ricino, sciuscià Per gli abiti da sposa via del Duomo Per l'Annunziata bambini con l'angina E per la tisi brodo di gallina Per i turisti "jamme jamme ja" Per le fusa due posti in galleria La casa chiusa per il sentimento La nazione che è senza monarchia Ha le corone del Venerdì Santo Pall Mall king size, gessato e brillantina In Lambretta scorrazzano i gagà Da Scaturchio gli studenti la mattina La lezione se la fanno coi babà Erano andati via gli americani Cantando "oi vita mia" e "torna a Surriento" Erano andati via Soldati e capitani Ma poi a Santa Lucia un bastimento Giunse con frumento e con farina Che senza il pane caldo alla mattina Amore & fantasia nun c' po' sta Nelle edicole Oggi trasudava Di Faruk, Elisabetta e di Chanel Chi non sapeva leggere imparava Su Sogno, Bolero e Grand Hôtel Ch 'a nuttata aveva da passa' E il morto, quando parla, è quarantotto E si sognava per giocare al lotto E si giocava tanto per sognar Sessantadue invece è muorto acciso L'oro di Napoli stava lì nell'aria Ma Treviso diventava milionaria E con un dodici alla Sisal da pascià E grazie al re, ma di Poggioreale L'oro di San Gennaro era tornato E Lauro comperava un suo partito Per diventare il re della città Andato via il mito americano La vita armava i sogni e i disinganni Eduardo in Romania Evita in Vaticano La radio poi compiva cinquant'anni La sera si ascoltava, tutti lì Bartali e Coppi, Saragat e Nenni E il Napoli finiva in serie B