Mio dolcissimo ragazzo disperato Come vedi sono qua A risponderti nel modo più scontato Come in genere si fa. L'indirizzo, dici te lo ha dato uno, Lo cercavi già da molto, Vuoi vedere che oramai sono qualcuno E non me ne sono accorto. Però scrivere ai cantanti che vergogna Non ti sembra un po' banale Ma che importa, è vero, quando si ha bisogno Si ha bisogno di parlare. Davvero pensi mio giovane amico Che io possa darti qualcosa che non hai Perché hai scoperto che in quello che dico Ti ci ritrovi, come mai. Davvero pensi che un mezzo poeta Ti possa dire una qualche verità E raccontargli ogni ansia segreta Dici che ti servirà, dici che ti servirà. Tu mi hai visto un giorno sbattermi su un palco O pardon, scusa, in "concerto" Ma lo strano poi è che mi ricordi alto Così umano così aperto. Alle volte è vero in mezzo a tanta gente Gioca un po' la suggestione Ma se arrivi a stare bene veramente Che sa pure un'illusione. Ti saluto ma ricorda un'altra volta Se dovesse capitare Avvicinati, ti prego, non ho scorta E ho bisogno di parlare. Davvero pensi mio giovane amico...