Guarda quanto son carino adesso, Manca un giorno ed appassisco, Nella fossa il mio riflesso rimane lo stesso Questo lo decido adesso, la medaglia la rovescio, Stacco il gambo e volo in alto così non svanisco Anche se sarò già morto, Non concimeró alcun orto, non ritengo di far torto signor bucaneve Scusi le parole fiere, La mia testa color miele non addolcirà le crepe di nessuna terra Scusi non le sto invocando guerra, Non conosco alcuna sbarra, non mi duolerá nemmeno se morirà solo Lei signore mi ha chiamato solo a nominare il Vento che l'antica fiaba narra toccare le stelle E che il buio immacolato possa anche fermare il Tempo, ma da scura buio il miele non cambierà dente Qua non si consuma niente, Tutto esiste ma cangiante, Lei Narciso mi perdoni non c'è l espediente Guarda che castello vigoroso, Dove giacciono a riposo bestie morte ricoperte da sguardi di ghiaccio Può scrutare dal terrazzo, Troverete il mio figlioccio, Per un bruto male perse la sua vita corta La mia luce l hanno tolta, Ma il riflesso di una volta gli Darà la pace eterna in un solo momento Mi perdoni mi presento, Son pavone e parlo tanto, Dallo sguardo siete giunto privato di giorno Scusi non mi sento derubato, Nella notte son cresciuto, Guardi che la luce in testa non cresce col sole Faccio mie le sue parole senza giorno come Vuole se la guardo di penombra per ciò che dispensa La bellezza rende grazia, Lascia tenue la disgrazia di pensarlo digerito in un solo momento Mi perdoni mi presento, Sono gufo e sto partendo, parlo poco e me ne vado così dirò tanto Guarda che bel viso mio fratello porterà senza Fardello nella cerimonia per la commemorazione La mia cara decisione porterà la Commozione su coloro che guardando lo saluteranno E se ci sarà oltremorte, Si presenterà elegante, riposando in pace senza negargli un capello Non capisco il suo sigillo, Come mai non vuole aprirlo, Non vuol far commemorare il suo povero figlio Scusi siamo nella stessa stanza, dovrei rispettare usanza, Mi perdoni se cantavo a mio figlio il racconto, Non me ne ero resa conto, Che da sola ha messo il punto Nonostante non profumo e non volo tra i boschi Mi farò accusare i rischi se saranno poco Tristi, se trapassa senza molto di più di un capello Questo narra il mio sigillo che serrando schiude Quello nell'attesa che si nutre di verde speranza Son passati 4 anni, Da mia figlia in altra stanza che Parlava ai suoi malanni con calma e pazienza Fu salvata dopo anni grazie al cuore di una Donna che l amato mise presto in sigillo esperanza La più grande sofferenza segna tempo e Rimembranza di una donna che pativa per rimaner viva La più grande sofferenza schiaccia il cuore di Potenza di quell' uomo che pativa perché lei moriva.