Un letto a quadrifoglio di piante a baldacchino Non parla di cordoglio, menomale Robertino La piega al sopracciglio per l'occhio schiuso al sole "Io son sempre tranquillo perché vivo al naturale" Un vento appena sveglio senza pagare il conto Col resto di sbadiglio, senza tasche andando a zonzo Non ho cartelle in pelle, ghirlande appese al muro E cerco sempre il bello quando chiamano un somaro ♪ Non far ballare il tavolo del vecchio al bar di sotto Sorridere al bambino anche quando è tutto storto "Buongiorno, Salve, Arrivederci, Ciao" senza uno scopo Solo perché un titolo così va mantenuto La scuola d'apparenza a pettinare righe Tradisce la sostanza, fa le corna e dopo ride Mangiando con le mani lo scandalo nei gesti E poi ti chiedi in quale tomba son finiti i gusti Ma che ca... tastrofica vicenda Le categorizzazioni dell'industria cupidigia Sono ca... volo come mi sento Se mi piace andare scalzo sono libero così! ♪ Un fasto sulla targa di un operaio solo Non trova differenza dal notaio con l'alloro Perché aspettare l'attimo di conferenza a patto Leccando false cortesie su voti per baratto Dar da mangiare a un figlio per non farlo disertare Così da far la festa quando diverrà dottore Amici finalmente me la levo la vergogna Adesso anche il mio nome non profumerà di fogna E' come ricamare l'audizione andata male Nella gola di una figlia a cui non piacque mai cantare Sentirsi sulla pelle quella gioia o la tristezza Pretendere la stessa voglia nella marionetta Se passerà una stella per cui chiedere un favore Di mantenere verde la mia voglia di scoprire Conoscere le tinte d'arte, scienza, pane e amore Senza contare il dazio o solo per incorniciare Ma che ca... tastrofica vicenda Le categorizzazioni dell'industria cupidigia Sono ca... volo come mi sento Se mi piace andare scalzo sono libero così! ♪ L'orrenda faccia pone la legittima difesa Di non pesare sull'adagio quando arrivi uomo Sull'anatia dimora che vorrebbe senza offesa Distendere le braccia a liberare il vero volo Ma il mondo quasi sempre non riserva il giusto posto E spesso si finisce nel mimare istinti d'altri E per tenere i sogni caldi finchè sarai morto Stringendo forte i denti per i movimenti casti Ho voglia di sputare sul potere del denaro Che partorisce spazi falsi per poter campare Però non perdo tempo a lacrimare sull'amaro Ti guardo rido e penso: Non ho voglia di dormire E dimmi cara che ne pensi andiamo sopra i tetti Ad ascoltare il suono del silenzio stando zitti Domani al bar di sotto se saremo stati visti Dimenticando già dall'alba chi ci chiama matti Ma che ca... tastrofica vicenda Le categorizzazioni dell'industria cupidigia Sono cà... volo come mi sento Se mi piace andare scalzo sono libero così!