Anno 1348 C'è la peste e noi ce la facciamo sotto Il Papa prega che finisca presto E più prega e più l'effetto è opposto Per eludere il contagio, stiamo in casa un anno intero E viviamo sulla pelle uno dei podcast di Barbero Lascia accesa la speranza e intanto accendi un cero La sera, per leggere i decreti dell'impero E son già più di undici anni dall'inizio della guerra Scusa crisi diplomatica tra Francia ed Inghilterra C'è chi dice che la chiameranno guerra dei cent'anni Ma non farà poi molti danni, moriremo prima per l'effetto serra E tanto facevamo schifo pure prima Ma era un po' più facile chiudere la rima E non c'è niente di nuovo sotto il sole E c'è chi ha ripreso a credere alla terra piatta O si crede il discendente di una antica schiatta E per curarsi no ai vaccini preferisce una mignatta E si ripara dalle onde 5G con una latta Una volta i giovani erano gli stilnovisti Ora li chiamiamo boomer, come fate con Battisti Ora manco più gli artisti, facciamo solo playlist Come quella di Boccaccio, cento tracce alcune allegre ed altre tristi E tanto facevamo schifo pure prima Ma era un po' più facile chiudere la rima E non c'è niente di nuovo sotto il sole E qualcuno grida che il mondo sta finendo Qualcun altro giura di essere un turista dell'inferno E qualcuno invece insiste che la colpa è del governo o del padreterno Se a maggio piove come fosse inverno E scrive sonetti sulla donna dello schermo Vede quelle vera solo da lontano o sopra uno schermo E tanto facevamo schifo pure prima Ma era un po' più facile chiudere la rima E non c'è niente di nuovo sotto il sole Non c'è mai niente di nuovo sotto il sole