Addormentarsi su un divano Tra fiori d'arancio e fregi dorati Nell'atrio di un albergo Sentir le voci dileguarsi Volteggiare e poi cader Nel sonno più profondo D'un tratto svegliarsi Uno scatto, un sobbalzo Con passo interrotto Tentenno, poi incespico Mi faccio largo tra la folla Sotto al sole tiepido D'un freddo fine marzo Seguo la strada e poi d'incanto Il traffico s'arresta Tutt'intorno in un momento Gli spazi s'allargano Un passo, poi un brivido In un baleno è notte Un sussulto, uno slancio Poi ondeggio e precipito Suoni ad intervallo, un saliscendi e mi ritrovo senza fiato Palpiti interrotti, un passo falso e poi precipito nel vuoto Affondo a picco e mi dissolvo In mezzo al mare statico Un istante e torno a galla Scorgo la riva all'orizzonte All'improvviso un'onda Mi riporta sulla terra Gli spazi s'allargano Un passo, poi un brivido In un baleno è notte Un sussulto, uno slancio E poi un lampo soffuso D'un tratto uno scatto Un sobbalzo, poi in bilico E m'abbandono, un salto Uno slancio, tentenno Poi ondeggio e precipito Suoni ad intervallo, un saliscendi e mi ritrovo senza fiato Palpiti interrotti, un passo falso e poi precipito nel vuoto ♪ Voci indistinte e poi nuvole a perdita d'occhio Salgo su un taxi, si ferma, poi scendo Distributori automatici, velluto rosso Rumori di fondo, apro gli occhi, son sveglio