Le sette e mezzo del mattino La strada è un tutt'uno col cielo Dal nulla padano d'un tratto si alza Milano I viali e i rumori del centro Mi perdo tra mille odori Lo spettro di oggi saluta il fantasma di ieri Sfrecciano le auto tra fanali rossi e lampeggianti Il chiasso del nuovo che avanza Miraggi metropolitani Distanze infinite e riverberi ultraterreni La calca dell'ora di punta Un turbine d'eccitazione Palazzi sospesi, una pioggia di calce e catrame Luci evanescenti si dissolvono sui parabrezza Voci in sottofondo si dileguano Nel bianco più bianco del bianco Un niente di suoni e colori Distese deserte ed ingorghi di spazio Cali di pressione, una vertigine da capogiro La terra precipita in tondo Visioni ed echi lontani Perdo il controllo ed il senso del tempo Strade nelle strade e dentro strade nelle strade Un andirivieni scomposto Di autobus interurbani Sirene e ambulanze in inediti ecosistemi Gli incroci un intreccio di taxi Di scoppi e marmitte bucate Semafori gialli, una giungla di sopraelevate Ruspe, impalcature, polvere e cantieri a cielo aperto Nausea e mal di testa Nel bianco più bianco del bianco Un nulla di suoni e colori Distese deserte ed ingorghi di spazio Cali di pressione, una vertigine da capogiro La terra precipita in tondo Visioni ed echi lontani Perdo il controllo ed il senso del tempo