(Ci teniamo a mettere questa canzone)
(Nel nostro repertorio, in questo concerto perché...)
(Perché noi abbiamo sempre avuto velleità da rockstar)
(Noi volevamo essere i Pink Floyd)
(Noi volevamo essere i Rolling Stones)
(Noi volevamo essere Vasco Rossi)
(Noi volevamo essere Prince, e invece siamo i Sulutumana, e il brano...)
(E il brano di maggior successo dei Sulutumana è questo qui)
Un giorno la maestra ci disse "Questo è il Lario
Il Mera è l'affluente e l'Adda l'emissario
È nato in mezzo ai monti a causa del viavai
E dello scioglimento di uno o due ghiacciai"
(Uno o due dice, uno o due... siam già messi male qua)
(Questo non è difficile... fin giù)
♪
Prendete la cartina, fumatevela tutta
(Maestra! Maestra, contegno, contegno!)
♪
Prendete la cartina, segnate tutti i dati (mi divertivo prima)
Centoquarantasei chilometri quadrati
E quattrocentosedici metri di profondità
Quattro virgola tre è la sua vastità
Però a guardarlo bene, a me mi sembra che...
Il lago di Como è un omino che balla
Che gioca, che calcia lontano la palla
Con una matita disegno la faccia
Le scarpe, le dita, le mani e le braccia
È un omino che corre il lago di Como
Un piede lo mette in piazza del duomo
La pancia a Menaggio, il ginocchio ad Argegno
Il ditone a Cernobbio, a Faggeto il calcagno
Ha la caviglia a Laglio o giù di lì
A Bellagio gli scappa pipì
♪
(È il momento della poesia lacustre, la quale recita così)
Il sole lo dipinge ed è un capolavoro
Se piove o c'è la nebbia si ammanta di mistero
Le barche vanno e vengono sul suo mantello blu
La Breva ed il Tivano le spingono su e giù
(Quando venite a Como potrete distinguere la Breva... dal Tivano, che è questo qua)
(Peach è assunto per fare i venti sul lago, eh, attenzione)
(Breva...)
(Tivano, test)
(Breva, è giusto?)
(Giusto)
(Eh, cazzo io non l'ho mai capito. E questo? Tivano)
(No, è il Menagino, queato, è un altro...)
(Ci viene sempre bene questa gag e la ripetiamo per il nostro pubblico)
Pe-pe-pe-però a guardarlo bene, a me mi sembra che...
Il lago di Como è un omino che balla
Che gioca che calcia lontano la palla
Con una matita disegno la faccia
Le scarpe, le dita, le mani e le braccia
È un omino che corre il lago di Como
Un piede lo mette in piazza del duomo
A Consiglio di Rumo c'ha il pomo d'Adamo
A Brienno lo stinco, la schiena a Bellano
E a Nesso c'ha il polpaccio o giù di lì
A Bellagio gli scappa pipì, he-he-hey, ehi!
♪
È un omino che corre il lago di Como
Un piede lo mette in piazza del Duomo
La pancia a Menaggio, il ginocchio ad Argegno
Il ditone a Cernobbio, a Faggeto il calcagno
Ha la caviglia a Laglio o giù di lì... (Uh!)
♪
(Avete capito, dovete dire voi il finale della canzone)
(Te m'hai- te m'hai rovinato il tuo CD qui, eh)
(Vabbè...)
Ha la caviglia a Laglio o giù di lì...
(A Bellagio gli scappa pipì)
Sì!
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