Dio quanta vita scorre In questo ammasso di cemento In questo strato immobile di cose Tra le finestre e il centro Di queste case che sembrano alveari Sotto un cielo di piombo e d'argento A ricordarci che tutto questo non potrà mai appartenere all'universo è tutto così folle Questo continuo rincorrere il vento Cercando di fermare L'orgasmo labile di un appagamento Fino a farsi prendere per stanchezza Fino a rinunciare a ogni bellezza Fino ad accontentarsi, raccontarsi una bugia per tenerezza E poi cadere un giorno Cadere un giorno e ricordarsi che è tutto così fragile Un equilibrio facile da perdere Ma cadere non è inutile Cadere non è inutile Cadere è ritrovarsi, ricordarsi di nuovo dell'essenziale invisibile E adesso guarda che cosa succede Fuori da questo sputo di strade Fuori da questo mondo perfetto Che esiste solo se ignori che esiste tutto il resto Che fuori c'è la guerra Non te ne accorgi più Che sei anche tu un soldato Che spari pure tu Per poi cadere un giorno Cadere un giorno e ricordarsi che è tutto così fragile Un equilibrio facile da perdere Ma cadere non è inutile Cadere non è inutile Cadere è ritrovarsi, ricordarsi di nuovo dell'essenziale invisibile Dell'essenziale invisibile Ma io che parlo a fare Che sono come te Che fingo di capire E poi non so capire Io che parlo a fare Che proprio come te Mi perdo in questo niente Chiuso in un alveare Per poi cadere un giorno Cadere un giorno e ricordarsi che è tutto così fragile Un equilibrio facile da perdere Ma cadere non è inutile Cadere non è inutile Cadere è ritrovarsi, ricordarsi di nuovo dell'essenziale invisibile Dell'essenziale invisibile