Ho sparato a Vinicio Capossela Perché mi andava E perché piaceva a te E alle tue amiche Pensavo che stesse meglio su una nuvola che sul tuo giradischi Mi hai detto: "Tu non capisci la poesia, sei fatto solo per scopare..." La strada, il balcone della cucina, non sono luoghi di perdizione Vorrei o non vorrei, a questo punto, venirti incontro alla stazione Ho sparato a Vinicio Capossela, in bocca Come un bacio destinato a te, che diventa un pallone di sangue Le stelle, dai muri della tua stanza, Puoi anche toglierle adesso, siamo orfani ora... Io e te La strada, i mattoni della cucina, Su cui facevi l'amore coi fantasmi usciti dal lavandino Vestiti per l'occasione, Con me entrato dalla porta, uscito dal balcone Con me che sono un assassino senza un punitore