Signor coso giallo e verde, forse sei chi perde Forse sì, tu sei chi perde Tu ami alcove rotolanti, camerini roteanti Roteanti e rateanti E nonostante questo ami, di-scutibili santoni Canzonette e paroloni Le mie domeniche, quelle senza appuntamenti Isolette sperdute nell'oceano della mia mente Un vecchietto ai giardini, scomparso nel suo giornale Luccioletta spenta, se non hai fantasia Il resto, dimmi, cosa vuoi che sia Io purtroppo più non credo a quintali di parole E in chi crede a quelle sole Sono contro a chi ha pensato, che la musica la sente Solo chi l'ha un po' studiata E a chi è convinto che le note, sian puntini solfeggiati Dopo averli colorati E invece io riesco ancora a piangere Perfino in films con il finale dove lei sempre muore Mentre l'amore qui è ridotto in formule E a me non sta più bene ed alla simbologia Io mando un vaffanculo e vado via