E un'altra volta è notte e suono Non so nemmeno io per che motivo, forse perché son vivo E voglio in questo modo dire "sono" O forse perché è un modo pure questo per non andare a letto O forse perché ancora c'è da bere E mi riempio il bicchiere E l'eco si è smorzato appena Delle risate fatte con gli amici, dei singoli felici In cui ciascuno chiude la sua pena In cui ciascuno non è come adesso da solo con sé stesso A dir "Dove ho mancato, dov'è stato?" A dir "Dove ho sbagliato?" Eppure fa piacere a sera Andarsene per strade ed osterie, vino e malinconie E due canzoni fatte alla leggera In cui gridando celi il desiderio che sian presi sul serio Il fatto che sei triste o che t'annoi E tutti i dubbi tuoi Ma i moralisti han chiuso i bar E le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori E' bello ritornar "normalità" E' facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera "Morrò pecora nera!" Saranno cose già sentite O scritte sopra un metro un po' stantìo, ma intanto questo è mio E poi, voi queste cose non le dite Poi certo per chi non è abituato, pensare è sconsigliato Poi è bene essere un poco diffidente Per chi è un po' differente Adesso avete voi il potere E adesso avete voi supremazia, diritto e polizia Gli dei, i comandamenti ed il dovere Adesso, non so come, siete in tanti e molti qui davanti Ignorano quel tarlo mai sincero Che chiamano "pensiero" Però non siate preoccupati Noi siamo gente che finisce male: galera od ospedale! Gli anarchici li han sempre bastonati E il libertario è sempre controllato dal clero, dallo stato Non scampa, fra chi veste da parata Chi veste una risata O forse non è qui il problema E ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi E ognuno costruisce il suo sistema Di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali Scordando che poi infine tutti avremo Due metri di terreno Un'altra volta è notte e suono Non so nemmeno io per che motivo, forse perché son vivo O forse per sentirmi meno solo O forse perché a notte vivon strani fantasmi e sogni vani Che danno quell'ipocondria ben nota Poi... la bottiglia è vuota