Ho messo via le mie bustine di tè I dischi e le mie scarpe I libri, le mutande, l'erba e la rabbia Per quello che non c'hai Mi porto via i miei occhiali da sole Le mie riserve di parole I buddha e i cristi che abbiam tirato giù E ora la croce è la mia Ma se porto via persino i muri di casa I lampadari e la cucina intera Il pavimento, le finestre e la porta Li metto dentro la mia borsa di pezza Ma qualcosa si spezza e rimane qui Morire un po' per non morire più Strane ricette di immortalità Avere tutto, ma volere di più Per poi buttarlo via Torniamo a noi che ci diciamo addio Amore mio, è troppo tardi Pregare Dio di rincontrarci, ma Dio Non ci ha voluto mai bene E se porto via tutte le storie di ieri Le fantasie, le anestesie, i desideri Le tre del mattino, quel vicino che ormai Sa riconoscere bene tutte le voglie che hai L'odore della maria che sale dalle lenzuola Se porto via anche la casa Qualche cosa rimane Quel qualcosa sei tu Tu-tu-tu, tu-tu