Tornare vergine come l'America senza gli americani
A prima che i fast food sostituissero le frecce degli Indiani
E pitturarmi la faccia con quello che mi pare
Scegliere la maschera che mi fa meno male
Senza telecomandi per fare detonare istinti primordiali
E liberare questo mio corpo animale
Da manie di possessione, da esplosioni controllate
E liberare queste mie parole vuote
Dall'istinto di colmare questo vuoto di pressione
Che mi gira la testa e non si avvita più
E cado giù, giù come Geronimo
Tornare vergine come l'America, scappare tra gli Indiani
Lasciare tutto qui nelle riserve stupide dei vostri grattacieli
E sciogliere i miei dubbi sul domani
Raccogliendo con le mani le parole dei miei avi
Vincere il timore di restare, andare, andare
Dove andare non si ha più dovere
Abbattere cordoni ombelicali
Che mi legano a morali che non voglio avere
Cado giù, giù come Geronimo
Tra giubbe blu, blu e voci di padrone
Che mi dan del tu, tu, mi conoscono bene
Sono i sogni che ho, le certezze che so (giù, giù, giù, giù)
Sono i sogni che ho, le certezze che so (giù, giù, giù, giù)
Sono i sogni che ho, le certezze che so (giù, giù, giù, giù)
Di non potere avere
Giù, giù, giù, giù (come Geronimo)
Giù, giù, giù, giù
Sono i sogni che ho, le certezze che so (giù, giù, giù, giù)
Di non potere che ho, le certezze che so (giù, giù, giù, giù)
Di non potere che ho (come Geronimo)
Le certezze che so di non potere avere (giù, giù, giù, giù)
Giù, giù, giù
Giù, giù, giù
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