Sto bene a casa degli altri Sto bene solo nella mia stanza Sto bene nelle mani degli altri Sto bene anche nelle mie mani Non lasciatemi sola, non lasciatemi sola Sto bene da sola, sto bene da sola Va bene se mi tieni più stretta Va bene anche se mi trascuri La sete è un bisogno primario Ma resisto, resisto Anche senza bere un sorso Sguazzo felice nella piscina dei controsensi Ma la coerenza è la grande regina dei miei difetti Cara normalità, amante austera Io non sono più al tua sposa fedele Che si trascinava fin sopra all'altare Sana fragilità, che ti fai strada Vieni dentro me, che paura io non avrò... oh no Di mostrarmi sempre riconoscente Sto bene a casa degli altri Sto bene solo nella mia stanza Mangio parole alla mensa ufficiale dell'indulgenza Ma nel lasciarti non sentirai molto la mia mancanza Cara normalità, amante austera Io non sono più la tua sposa fedele Che si trascinava fin sopra all'altare Sana fragilità, che ti fai strada Vieni dentro me, che paura io non avrò... oh no, no Cara normalità, di pelle chiara Io non sono più il tuo umile attendere Che tutto intorno continui a girare Sana fragilità, di vita pura Io vengo da te, dalle tue mani io berrò... oh no Perché possa spogliarmi di me finalmente! Cara normalità, amante austera Io non sono più la tua sposa fedele Che si trascinava fin sopra all'altare Sana fragilità, che ti fai strada Vieni dentro me, che paura io non avrò... oh no, non più