Mentre dormivamo nel vagone Col coltello in mano per la lama, Ottenuto tramite un amico, L'ombra enorme di una stessa barca Si muoveva sulle nostre teste. Credo sia stato lì che ho sognato che noi Ci spaccavamo come vetrine E in mezzo ai cocci c'era da bere E da mangiare. Perché la vita viene dal mare E tutti i treni hanno un odore Di mandarini. Tu stavi sveglia Tra voci, giornali e facce che Ti somigliavano sempre meno. Erano i mesi che Fioriscono anche i pali del telefono E sono fresche le gallerie. Ecco le cose col loro nome, L'aria che tira tra le stazioni A certe ore. Aria di ferro e di sospiri Ché se va male va ancora bene E pedalare! E mentre gli alberi filavano Io li sentivo crescere E mi chiedevo se un domani Ci sarà posto su a Roma O se è vero come dicono Che non ci serve più Più nessuno.