Ascolta, non per rispetto, ma per umiltà
La vedi questa faccia non ti piace, cambia traccia
Questo testo è cartastraccia per la brace
Hai il fuoco dell'odio ma preghi capace
Solo io, controsenso vivente in
Mezzo a facce spente, attiro sguardi falsi
Cammino fra la gente, emozioni intense a volte odio
A volte con passione, a volte niente
Prego per te, per voi, per essi, la pietà di Dio
Voi che vi lamentate, soffrite
Quello a pezzi sono io
La stupidità è come la morte, h
O sentito fa soffrire solo chi sta intorno
Non il diretto interessato
Sono io sia da asciutto che il bagnato
La scelta che ho procrastinato, il giudizio affrettato
Hai afferrato?
Oppure pensi che io sia bipolare?
Se sai fare, fai, oppure insegnami a vedere coi tuoi occhi
Lo specchio delle tue verità,
E insegnami il segreto della tua vanità, la felicità
Rendimi partecipe delle tue gesta
Perché se io fossi in te,
Mi guardassi allo specchio, mi sparerei in testa
E resto fisso per ore incastrato a pensare
Frustato, a sperare in un mondo migliore
Vorrei essere un eroe ma il posto è già stato
Assegnato a chi ha sputato sul nostro futuro per lutto
E cesso di credere in chiunque non sia il mio riflesso
Spesso mi chiedo perché chi crede in me non faccia lo stesso
Le mie speranze sono morte su un cesso
Ma se dovessi morire adesso
Sputerei in faccia a Dio tutto il
Tempo che penso non mi abbia concesso
E io allora resto fisso su un'immagine, immobile, impotente, rifletto
Su una frase che ho letto sul letto
Sulla finestra di un social network
Per insegnare bisogna sapere, ma per educare
Bisognerebbe essere, essere, essere, essere, essere
Per insegnare bisogna sapere, ma per educare
Bisognerebbe essere, essere, essere
E io chi sono la voce di un pensiero
Niente di più, niente di meno
E io chi sono la voce di un pensiero
Che chissà se mai capirai davvero