Mira: la vetta è vicina innanzi a te. Ecco: (la) via pel raggiungimento di sé. Guarda sotto il tuo stivale cosa c'è: Nebbia, rovine e piccoli esseri. Ora sei libero da quel mondo che, Morto, voleva uccidere anche te! Mai più berrai dalla loro fonte impura. Dimentica la loro infamia che eterna dura! Ora schiaccerai crani vuoti senza che Sogni di coscienza si rivoltino nella notte. Dormi, aquila e serpente sono qui con te. Vedi? Al di sopra non vi è più niente. Mai più vorrai compagnia umana. Dimentica il volgo per l'immateria arcana! Guarda: con la vetta hai raggiunto l' Essere. Grida il (tuo) dominio sulla creatura ignara! Ora sei vento, nebbia e frana Che muove l'assurda e vil natura umana! Mai più avrai occhi ciechi d'uomo. Dimentica!