Io che credevo di essere un maestro In questo argomento delicato non mi è mai mancato l'estro Vecchio, puoi essere destro, Mancino, o persino ambidestro... Ma a sto giro mi sa tanto che finisci presto! Male! Ora a me il capestro ancora prima di iniziare Prima gliel'ho chiesto, c'ha dieci anni meno di mio padre Sogno o sono desto, mi lanciava certe occhiate... Mi è bastato un gesto per convincerla a restare! Ora sto sotto sequestro; Se prima ero il rapitore, qui ora è buio pesto... Cosa devo fare? Resto? Mi lascio andare e poi con un pretesto mi alzo e mi rivesto... RIT. Indulgenza Mia signora Con clemenza Ma lei ne vuole ancora E non ne ha avuto a sufficienza Lei non ne ha mai abbastanza e mi divora. A questo ritmo mi sa tanto Che non arrivo a un quarto di un quarto d'ora... Io l'ho sempre detto che fra noi c'era del feeling Segni d'affetto? Piuttosto, sguardi assassini! Cose di letto, lavatrici, tavoli ed affini... La sua passione per l'arredamento non ha secondi fini! Si applica a quest'argomento senza barriere, senza limiti o confini Neanche la fomento, tanto il suo temperamento brucia tutto, me compreso, Senza l'utilizzo di accendini In preda allo sgomento sono nei casini Tanto che lei m'ha detto... "Can I get that feeling?" RIT. Indulgenza Mia signora Con clemenza Ma lei ne vuole ancora Lei non sa stare senza Lei non ne ha mai abbastanza e mi divora. A questo ritmo mi sa tanto Che non arrivo a un quarto di un quarto d'ora... Divento pratico, distendo il clima, Aumento tattico la mia autostima Mi sento carico di adrenalina Aumentata al baratro dell'estasi divina... RIT. Indulgenza Mia signora Con clemenza Ma lei ne vuole ancora E non ne ha avuto a sufficienza Lei non ne ha mai abbastanza e mi divora. A questo ritmo mi sa tanto Che non arrivo a un quarto di un quarto d'ora...