Al tavolo di un bistrot gli esuli Ascoltano quello che tu Hai visto sul fondo dei calici Previsto una volta di più Escono allodole Dalle tue pagine, Fuggono via dalle mani che bruciano I libri e l'anima in piazza dell'Opera Mentre la mente d'Europa ha capito la rotola E il secolo è aria che macina È in polvere l'Austria-Ungheria Tramonta poi l'alba bolscevica La sera era già borghesia L'Italia ulula come una pecora Berlino cova le uova di Satana Non c'è un'America per chi precipita Ed ogni cosa che tocchi si sgretola Non tornerà... C'est fini, Monsieur Roth (French part) Scriverai... Non avrai... Altra patria che una melodia nel vento Vienna, Leopoli, impero e popoli Luccica l'anice come una sciabola Regala cognac e catastrofe La notte all'hotel della posta È tela che il ragno sa tessere E tu ci cammini da un po' Che il Dio degli umili e dei girovaghi Possa concederti prima di andartene Un sogno semplice di pioggia e fragole Come soltanto in Galizia puoi coglierne C'est fini, Monsieur Roth (French part) Qui non c'è... Più trincea... S'alza l'onda, scompare un'idea C'est fini, Monsieur Roth (French part) Riderai... Mentirai... Quel che conta è la tua verità... Profonda...