Poeta, tu, sì, tu, che hai il vizio delle figure Sensibile alle sfumature del colore dei tram Sì, tu mi hai raccontato una dolcezza di vita e di morte E il tempo andato, il tempo che va Con il gusto del cinema... Poeta, tu, sì, tu, immaginifico e scuro universo Abbracci un paese diverso e discreto Con le lettere dell'alfabeto Le luci dentro a un bar e i colori di Zanzibar E i movimenti della foresta, con la gente che resta e che va... E va, senza fare rumore Con un sogno nel cuore E una ventiquattrore Verso un punto laggiù Là dove il poeta ti incontra E la danza ridonda Tra le mosse segrete delle celebrità... Poeta, tu, sì, tu, arte di amare e di chiedere scusa A una donna da sola, a una donna al profumo di viola Le bici pioniere, leggende di questo nord-ovest Le rumbe leggere di certe balere Serate al sapor di fox-trot Ma tu, poeta, tu dov'è che vorresti portarmi A un pianoforte scordato, a un mondo che appoggia le armi Oppure al pudore, all'odore che dà e poi svanisce L'allegria che ci muore e qui La canzone finisce... Ma tu, poetinho del mondo Vagabondo e signore Delle mille fessure Della nostra realtà Laggiù cercherò d'incontrarti Al riparo dai venti Perché certi momenti Non ritornano più...