Forse farà paura L'intermittenza che dà Sopra a quell'acqua torbida La luce accesa da me Ma la paura è un limite E l'orizzonte è un'idea Oltre la mia vertigine E l'immaginazione Che scruta la notte Sale un rosario di scale Che portano là dove vive con me Quel profondo e lontano piacere Che soltanto io conoscerò Così simile a un Dio Che ricorda la strada di casa Tra pioggia, maestrale In assenza di luna Sarà la mia mano che come nessuna Conduce da figli, da spose Chi non saprà mai Il mio nome e da quanto son qui Qual'è il mio nome E perché sono qui Forse farà paura la solitudine mia Dentro al mio mare torbido Resto a parlare con me Se la natura è un limite Ho illuminato una scia Che ti accompagna complice A cercare la vita scavando la notte Sale un rosario di scale Tra le albe e i tramonti che Passano via Tra i silenzi interrotti dal mare Che si muove da sempre con me Da sembrare sia io Che ho scoperto nel mare una casa Tra pioggia, maestrale In assenza di luna Sarà la mia vita che come nessuna Ha paura del buio tra i sassi alla base Però il mio nome io lascerò qui Questo è il mio nome Lo scriverò qui