Per fuggire il destino Ed avere di più Ho racchiuso sottovetro l'anima La mia mano fremeva Invocando la notte Trascinato dalle correnti Vedo riva e mi allontano E ho mangiato le ore Affamato come mai Consumando senza amore Tutto il meglio di me E ho risposto col ghiaccio Ad calore bruciante Delle lacrime dell'inferno Sorridente E ho fatto passi da gigante Inchiodato al suolo E, nudo, mi son svegliato Coperto d'oro Guardando dall'alto di un castello di sabbia Potevo sentirmi potente come un io Ma al primo lampo, alla prima pioggia Immerso nel fango, al freddo, nel buio La notte è sembrata non finire mai Dei sogni rimangono solo brandelli Del suo potere inutile neppure quelli E ogni singolo giorno che passa Ogni storia perduta che era mia Mi ricordano il pezzo di cuore che ho dato via Nemmeno una sola carezza che possa salvarmi O un faro che nella tempesta io possa vedere Non sento rumori dal mondo Un nodo mi chiude il respiro Ma anche se al fondo del fondo comunque io vivo Ed ora vorrei tutte quelle rose Ferirmi la carne versando sangue più delle spade Che sia maledetto il mio nome Ma se ancora per poco respiro Anche se al fondo del fondo comunque io vivo