Un altro mattino solo Sulla stessa strada Un'altra volta ancora Ripeto il mio percorso Il senso delle cose Mi sfugge come il fiato Bianco in questo freddo L'ultimo avamposto Ma è mia Questa foglia di vita Masticata a fatica Semplicemente è mia La suggestione che ancora mi trattiene È misurarsi con me Troppe visioni, troppi sogni Un uomo che cammina lento Senza cinismo né decisione Anacronistico per ribellione E socialmente indigesto E allora serve un pretesto Per tenerlo sempre a distanza Che non disturbi, che stia al suo posto Sono io Questa merce fallata La sconveniente perdente Fastidiosa realtà Dormite sonni tranquilli Non son previsti circhi itineranti E l'incantatore di serpenti Non arriverà Voglio vedere quanto posso Quanto posso sopportare Quanto poi interpretare L'universo di volti che si avvicina Indovinare quel che pensa Mentre guarda dritto gli occhi Io che sono come forse sono L'universo di volti che si avvicina E ti nasconde come pensa E non ti guarda più negli occhi Io che sono solo un uomo Senza maschere Chiaro come neve spazzata via Ma non son previsti cerchi itineranti E l'incantatore di serpenti non arriverà