Qualcosa di imprevisto Qualcosa che non si era mia visto Nessuno certamente Poteva prevedere l'incidente La folla che era lì E silenziosamente ascolta Un uomo tra la gente Ha preso la parola a voce alta: "Se non mi lasciano parlare, io parlo Se non mi lasciano sentire, io sento Se c'è divieto di pensare, io penso... Che farò quello che mi va, almeno credo" Tutti videro quello che ho visto L'uomo che aveva gridato Uscir dal proprio posto E andarsene via Bocche dalla voragine muta Dall'espressione stupita Meraviglia disegnata e incredulità Prego, stare immobili, restare calmi Qualcosa penetrò Nelle coscienze ancora inviolate E dalle prime file Si muovono degli altri e un'altra dice: "Se non mi lasciano parlare, io parlo Se non mi lasciano sentire, io sento Se c'è divieto di pensare, io penso... Che farò quello che mi va, almeno credo" Tutti, senza il pur minimo avviso Più o meno tutti la faccia un po' confusa Verso casa andarono via Tutti, senza capir la ragione Senza nemmeno affrontar di petto la questione Senza un perché Prego, stare immobili, restare calmi Spalancati, i nostri occhi sono accesi Le nostre orecchie sono aperte Le nostre menti viaggiano su nuovi pianeti Non rispondo al tuo comando Non mi arrendo al tuo richiamo Non mi piego alla tua forza Sono fuori dal tuo controllo Tutti nel meccanismo ordinato Tessere in fila di un domino impazzito Verso casa andarono via Tutti, senza capir la ragione Senza nemmeno affrontar di petto la questione Senza un perché Prego, stare immobili, restare calmi Stabilire l'ordine, restare calmi