È notte e ti svegli, braccato dai ricordi Pezzi distorti di te Il tempo che non riesci a controllare Puntualmente tenti di ragionare Ammesso che ancora tu lo possa fare Ammesso che ancora possa funzionare Fissi un punto qualunque nello spazio Di questo maledetto posto Il resto sarebbe meglio che sparisse Troppe son le regole, tutte connesse Crolli e cadi, ancora ti rialzi Fosse possibile salvarsi Stringi le mani e ti tormenti Chiuso nella tua follia Gli occhi scuri sempre assenti Fa' che vada via Lungo le pareti guardi avanti I tuoi riferimenti, ma Ciò che osservi è solo Questa proiezione di realtà Poi è ancora notte, un'altra volta notte Il buio ti perseguita E cerchi l'inizio e la fine delle cose Ma quali geometrie e quali formule E quali luci devi accendere Interruttori, lampi di memorie Miriadi di storie Stringi le mani e ti tormenti Prigioniero senza Dio Gli occhi aperti sempre assenti Dimmi, sono io? Poi ti accorgi che nella mente I tuoi riferimenti già Sono cancellati, sono questa Proiezione di realtà Si può constatare quasi certamente Che il soggetto è strano Molto instabile e vulnerabile Non si riprenderà Stringi le mani e ti tormenti Chiuso nella tua follia Gli occhi scuri sempre assenti Fa' che vada via Lungo le pareti guardi avanti I tuoi riferimenti, ma Ciò che osservi è solo Questa proiezione di realtà Non puoi liberarti Fermare solamente Il fuoco che scioglie Brucia la tua mente Non puoi liberarti Fermare solamente Il fuoco che in te Scuote la tua mente Non puoi liberarti Fermare solamente Il fuoco che scioglie Brucia la tua mente