Ed ecco a voi un pezzo enfatico, tutto da gustare!
No, non entrare in quella casa, non aprire quella porta,
Quella porta ti porta male, ospedale,
Classica metafora di vita, due punti:
Non ho la chiave per aprire la porta.
Evoluzione naturale della metafora,
Due punti: ho la chiave, ma non è quella giusta.
Rovesciamento dell'evoluzione naturale della metafora:
La chiave è quella giusta,
Ma non gira nella toppa, nella serratura della porta.
Variante pluralista: tante porte, quale scegliere, come procedere?
Variante con le chiavi: tante chiavi,
Molte chiavi, infinite chiavi tutte uguali, quale chiave?
Ambientazione surreale molto Dalì:
Arrivo davanti alla porta,
Giro la chiave, la porta si scioglie e si liquefà.
Cortesia: permesso, fatemi entrare.
Violenza: calci e pugni,
Ma la porta non si sfonda, è blindata questa stronza!
B-movie horror: davanti a me la porta, dietro una presenza,
Cerco la chiave nella borsa,
Troppa fretta, dissolvenza, urlo di donna.
Svarione fricchettone:
Le porte a fiori si mettono a girare,
Non capisco niente, dimmi quale quale quale!
Variante paradossale: apro infine la porta,
Ne trovo dietro un'altra uguale, un'altra, un'altra.
Porta a porta, guardo una porta, la mia cigola, la mia è a soffietto.
La porta che porta a te stesso,
Aprirla comporta una scoperta: che sono uno stronzo!
Alla ricerca del porto sepolto.
Porto una porta quando parto, parto una porta quando parlo,
Giro a largo dal surrealismo, vado subito all'assurdo:
La porta è una soltanto, la chiave è quella giusta,
La chiave gira e tutto il resto,
Arrivo al punto che dovrebbe
Aprirsi, ma la porta non si apre lo stesso!
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