Chiamalo destino o casualità Nascere di qui, morire per di là Puoi chiamarla sfiga o fatalità Ma l'indirizzo è quello che la vita dà Da una parte gente spalmata di abbronzante Stesa sulla sabbia, felice di far niente Mentre nuvole di zolfo respira l'altra riva Case divorate dal fuoco di un'ogiva E lungo le autostrade code a non finire La vacanza impone a tutti di partire Strade polverose, esotiche, lontane E code per la sete, code per la fame E c'è qualcosa di sbagliato, c'è qualcosa di anormale Se chi ha il pane non ha i denti per mangiare (per mangiare) C'è qualcosa che non torna che non si può spiegare Se chi ha i denti non ha il pane e non lo può comprare Da un'eternità l'umanità è divisa Chi si gode il ponte, chi muore nella stiva Mare sorridente, mare che castiga Figlio dell'oriente venuto alla deriva L'aria che respiri Quello che mangiamo La terra crea e cresce il frutto che saremo Nel nome che ti ha dato Ti riconoscerai L'eco del passato ricorderà chi sei C'è qualcosa di sbagliato, c'è qualcosa di anormale Se chi ha il pane non ha i denti per mangiare (per mangiare) C'è qualcosa che non torna che non si può spiegare Se chi ha i denti non ha il pane e non lo può comprare Chiamalo destino, casualità Nascere di qui, morire per di là Puoi chiamarla sfiga O fatalità Ma l'indirizzo è quello ♪ Che la vita dà (La-la-la, la-la-la-la)