Giù, dove eravamo rivolti prima dello schianto, Io masticavo parole e tu mi stavi accanto, Te lo ricordi è dove ci incontrammo io e te. Falsificavo le carte e tu stavi a guardare, Sparavi colpi di voce col silenziatore, Eppure avevi ragione. Ricordi che per noi la noia era un rifugio eterno e adesso è una storia che inizia al mattino e finisce dietro a un divano. Non mi ci riconosco più. Da quando ti svegli ed è di colpo già gennaio, Da quando nascondi i tuoi dipinti nell'armadio E li ricordi un po' a memoria e un po' Lasci fare al caso. Per quello che mi ricordo può farti del male Radunare informazioni in attesa dell'idea geniale Che rimaniamo ad aspettare. Io credo che tutte le cose che ho già fatto Mi abbiano trapassato, come il sole attraverso un vetro. Non mi ci riconosco più. Le stesse cose non finite che ci rendono concreti E le cose completate che ci rendono più Soli. Io ti capisco quando dici che nella tua Collezione personale di aforismi Non ti ci riconosci più. Non ti ci riconosci più.