Sgrano lo sguardo, sono in ritardo Il caldo d'un fuoco e grida di libertà Appena fuori mano vive un popolo strano Un fiume che brilla, una torre a vegliar Vedo ballar ritmi in levar, occhi bastardi da amar Leggo l'amore tra stima e sudore Un borgo visto male ma che ha tanto da insegnar Quindi mi tuffo, mi muovo leggero Sono un folle sincero con maraffa di Re Prendo in mano la notte e lascio spazio al delirio Sul binario idilliaco ballo e grido per tre Birra di qua, Whisky di là Gente che arde nel sound Prendo respiro, un cieco abbaglio Colori d'altri tempi, il fiume a respirar Brucialo nel focolare brucialo Chiudilo, scordalo, odialo Libero nell'infinito libero Finché la notte ci saluterà Vivi la notte per quella che è Vivi la notte cosi Prendila sempre per quello che da Finché la notte ci saluterà Quando sentirai la musica che come un treno Ti trasporterà nell'angolo ridente di un pensiero Ballerai la notte intera e forse anche domani I capelli tra le mani, i miei principi sani Il gigante a conti fatti perde sempre contro i nani