Guidati dalla rabbia, un'altra volta in gabbia Il miraggio di noi stessi ondeggia sulla sabbia Di distese antiche perse nella psiche Cieli d'antracite, flessi specchi di metallo in nichel Orme e pioggia di piume fluorescenti sulle dune Risplendono sopra il passato tronfio di sfortune Che nonostante ci ritorni a picchiare sul viso Fra le cicatrici curva sempre un debole sorriso E via, fugace come un vento nei giorni d'estate Come un bacio giovane nel tempo di feste paesane Dietro alle gradinate, bombardate dalle grandinate Le nostre teste tutte spettinate Il profumo del cielo nell'alba, il grano dorato nei campi Poi uno scudo di coperte per le notti sotto i fendenti dei lampi Dal suono di una radio E un debole respiro dalla porta-armadio Strade perse lungo questo cammino Città riemerse sopra questo cuscino Dalle teste un filo ci collega all'infinito, divino Poi ci rispara sulla terra ad ogni freddo mattino La nostra pelle splende nel cielo verso ponente Nei corpi luminescenti disgregati dal flusso dei venti Ci perdiamo come polvere in cieli dorati E ricadiamo a terra come semi per prati seccati Sbatte sui tetti di queste case Colpi di sassi sulla finestra Come confetti su queste strade Getti di semi sulla tua testa E spunta verde, spunta un'altra punta verde Spunta verde, spunta un'altra punta verde Spunta verde, spunta un'altra punta verde Spunta verde, spunta un'altra punta verde Provengo dal mare, nel mare tornerò Fino a calpestare di nuovo terre nell'Avalon Impazzirò cercando un punto di valico E ci morirò su queste montagne russe di panico Sepolto da una neve calda di frasi di circostanza Un antartico caldo abbraccio mediatico Considerazioni da attira consensi Ed altre mitragliate di cazzate per un popolo privo di sensi Io che vivo di me stesso Disperso in qualche logica di spazio-tempo Diverso qui, la legge fisica non piega le rose Ma è una leggenda metafisica che narra di un mondo di cose Assenti, sotto lenti di ingrandimento giganti Di tempi che non vanno più avanti Ma sento che dentro di me c'è qualche cosa che sta per Implodere senza perché ed esplodere dentro di te Sotto al sole numero tre di casa mia Persa fra i rullanti della batteria Dove ci troviamo sempre a parlare Mentre il collare smette di strapparci la giugulare Perché in fondo siamo ancora amici, tu che dici? In una foresta millenaria mettiamo radici Ci perdiamo come polvere in cieli dorati E ricadiamo a terra come semi per prati seccati Sbatte sui tetti di queste case Colpi di sassi sulla finestra Come confetti su queste strade Getti di semi sulla tua testa E spunta verde, spunta un'altra punta verde Spunta verde, spunta un'altra punta verde Spunta verde, spunta un'altra punta verde Spunta verde, spunta un'altra punta verde Sbatte sui tetti di queste case Colpi di sassi sulla finestra Come confetti su queste strade Getti di semi sulla tua testa E spunta verde, spunta un'altra punta verde Spunta verde, spunta un'altra punta verde Spunta verde, spunta un'altra punta verde Spunta verde, spunta un'altra punta verde Trascende dal cielo un'imponente bolla ambrata Al suo interno la gigante quercia dorata