Assassinati da orologi in questa notte in cui sto! Ma di un bar e un locale neanche l'ombra però! È assurdo! È assurdo, se pensi che non dormo E che aspetto da tempo che venga giorno! Assassinati da orologi in questa notte in cui sto! Ma di un bar e un locale neanche l'ombra però! È assurdo! È assurdo, se pensi che non dormo E che aspetto da tempo che venga giorno! È un mondo che vede l'alba nel tramonto, poca luce dalla luna La mia ombra è il riverbero del mio corpo Insegne spente, strade deserte, regna la quiete Il caos del traffico di oggi mo' è nelle discoteche Li vedi in biblioteche a smaltire acidi, volti apatici Pensieri impiccati a lacci emostatici Mantidi sbranano single, radio mandano jingle Sul diario sogno di avere il peso dell'ossario nel suo armadio Ruggine su volti d'acciaio sconvolti allo stadio Imbottiti d'odio come tritolo ne esplodono un paio Assassinati da orologi, uno è l'orologiaio Il mare stanotte è mannaro e io sto marinaio! Io in un sentiero blu notte Rotte senza mete in un deserto In cerca di un locale aperto e cò che viene offerto Solitudini che avverto, nostalgia del primo sole Assassinati da orologi dentro 24 ore Franco e dj Impro e Kiave sulle note sporche In un posto in cui l'amore è chiuso in cassaforte E niente svolte, solo storte ovunque poggi i piedi È solo gloria la soddisfazione di cadere in piedi Se non cedi, la notte studia l'astronomia E studio di notte senza badare alla calligrafia La magia che dà lei è una cicala in delay È un altro giorno smorzato nell'enfasi dell"ehi!" Ehi! Non dormo più la notte qui, ehi! E resto sveglio ogni notte qui, ehi Niente cambia da ieri a oggi Assassinati, ma assassinati da orologi! Assassinati da orologi in questa notte in cui sto! Ma di un bar e un locale neanche l'ombra però! È assurdo! È assurdo, se pensi che non dormo E che aspetto da tempo che venga giorno! Assassinati da orologi in questa notte in cui sto! Ma di un bar e un locale neanche l'ombra però! È assurdo! È assurdo, se pensi che non dormo E che aspetto da tempo che venga giorno! Notti poco vissute, fra braccia sconosciute Non pensando a chi ti lascia solo fra le dune delle lagune più buie Luci lampeggianti da sirene, contro canti di sirene E un po' d'affetto lo trovi quando scopi bene Lo stomaco si contorce, un'altra notte in cui non dorme, fra Corridoi poco vitali senza porte oltre, fra Riflettori e torce, il suono del sole che sorge Certe volte è così forte che distorce Cadono d'estate le stelle, d'autunno le foglie Invadono strade che accordo in la senza diapason La vita è nei pozzi, messa alle strette da manette e lamette In certe notti le lancette sono accette, albe impugnano una falce Il buio si nasconde nelle menti, sbrana i sentimenti E lei soddisfa altri clienti Facce senza un'espressione Io so di stare nella giusta posizione Se da dove sono vedo Orione! E non c'è dubbio, questa notte suona in chiave di violino e basso Un trio tra le costellazioni piano, beat e contrabbasso Sai qual è il punto, stiamo calpestando fiori Il fatto è che non vedo, non mi rendo conto quanto è buio fuori Ma tra i colori persi, scale di grigio i sensi Voglio che tu assimili i miei brividi con questi versi Se non ci siamo persi, questo è l'hip-hop Lo trovi al buio nel gazebo, nell'oscurità più cruda Solo carne nuda e niente facce con le maschere e trucchi Perché ogni sera stanno lì a mucchi Se non ci siamo arresi dentro noi non siamo brutti E arriverà anche il nostro giorno e ne vedremo i frutti! Assassinati da orologi in questa notte in cui sto! Ma di un bar e un locale neanche l'ombra però! È assurdo! È assurdo, se pensi che non dormo E che aspetto da tempo che venga giorno! Assassinati da orologi in questa notte in cui sto! Ma di un bar e un locale neanche l'ombra però! È assurdo! È assurdo, se pensi che non dormo E che aspetto da tempo che venga giorno!