Vagavo disperso Solo come i segreti che esistevano tra noi In questa valle Dove ti permisi di amarmi E dove tu con me facesti lo stesso Guardammo la riva, eterna e senza emozioni Che ha già fagocitato le promesse scritte sulla sabbia Per nasconderle nel suo scrigno, nel suo ventre Mentre precipito ricordo di te, che mi hai amato E ricordo di te, che sei stata la mia morte Anche ora che Che quest'acqua mi stringe il collo E posso guardare la luna Salutarmi voltandosi Cielo e terra sono solo illusioni Come la morte delle stagioni Ho paura di questo Come Pegaso Che nato dalla morte Prese il cielo, volando libero Un relitto Dimenticato sul fondo Come l'uomo che triste, si ubriaca con il suo dolore E crolla, stanco Lì era il cuore freddo Dove con le ultime lacrime aprii lo scrigno Gelosamente custodito Dov'erano le gemme Dov'erano incisi i baci Dov'era l'amore Rivivevo il sogno dell'idillio Dove l'onirico si chinava dolcemente sulla nuca tua Accarezzandola con le labbra Ed io affogavo in quella parte di me Dov'era quella parte di te Che non mi permette di risalire Verso la luce