Due estati fa avevo un'ossessione Un amore sconfinato per due tipi di persone Quelle coi capelli corti, scuri, gli occhi verde chiaro E quelle con la mente scintillante come un faro E più guardavo film e la mia mente ne girava Più la musa immaginaria nuove forme conquistava La volevo con il naso un po' all'insù, e poi magari Che venisse dalla Francia con racconti leggendari Fin qui non sorprende alcun fatto Un amore ideale lo han tutti Ma ciò che cambiò la mia vita davvero È che lei prese a esistere un martedì sera Mi portava dentro ai suoi mondi nascosti Nei meandri di idee e labirinti contorti Ma sceglieva lei quali luoghi mostrare Tenendo segrete metropoli intere E più la esploravo più avvertivo dentro Un fremito antico che scuoteva il ventre E mentre parlava, con il viso assorto Avreste potuto già darmi per morto Quando d'un tratto, quel giorno, ero a scuola Guardavo un bel film, da solo nell'aula Parlava di morte e decomposizione Tre o quattro suicidi, questa è la lezione E quando quel giorno il mio sogno mi disse Che si era svegliata, era meglio sparisse Il suo amore per me diveniva miraggio Non ragionai molto, fui più un personaggio E sapendo che a un paio di passi a sinistra Passava ogni giorno qualche macchinista Mi diressi svelto verso i binari Per provare a prendere a testate i treni E mentre salivo sulla ferrovia Ogni pezzo di Enrico mi strappavo via E mentre scendevo, con l'animo in fumo Vidi dalle ceneri nascere Rumo