Chilometri di elefanti morti accatastati l'uno dietro all'altro Le zanne che trafiggono il tramonto, i condor sbirciano dall'alto L'avorio ce lo sogneremo, arraffa più che puoi Caraffe di sangue denso, brindano gli avvoltoi Sei impregnato del fetore di carcasse fatiscenti Sei impegnato a non guardare e allora non lo senti E ti accontenti di quel pachiderma che è sopravvissuto Segregato in uno zoo barrisce il suo rifiuto Si scaglia a peso morto sulla rete arrugginita Perché non vuole farcela, vuole farla finita L'apocalisse degli elefanti non è avvenuta ancora Ma è un'immagine così forte che merita almeno una strofa L'apocalisse degli elefanti non è avvenuta ancora Ma è un'immagine così forte che merita almeno una strofa Non preoccuparti non sono un profeta Gli elefanti rimarranno vivi Ci prenderemo cura di loro nel caldo degli allevamenti intensivi Non preoccuparti non sono un poeta Gli elefanti non si estingueranno Li cloneremo digitalmente per mostrarteli una volta all'anno Chilometri di eleganti morti abbandonati sul terreno Giacche a doppio petto insanguinate, frac intrisi di veleno Uscivano da una riunione sul futuro dell'azienda Morti coi sorrisi falsi intatti, squadrandosi a vicenda Per capire chi tra loro ne avesse traditi tanti Consegnando le chiavi delle gabbie agli elefanti Che ora danzano sui corpi maciullati e gridano Gli estinti siete voi, noi ci siamo salvati Noi ci siamo salvati, noi ci siamo salvati Noi ci siamo salvati, noi ci siamo salvati Noi ci siamo salvati, noi ci siamo salvati Noi ci siamo salvati, noi ci siamo salvati L'apocalisse degli elefanti non è avvenuta ancora Ma è un'immagine così forte che merita almeno una strofa L'apocalisse degli elefanti non è avvenuta ancora Ma è un'immagine così forte che merita almeno una strofa Non preoccuparti non sono un profeta Gli elefanti rimarranno vivi Ci prenderemo cura di loro nel caldo degli allevamenti intensivi Non preoccuparti non sono un poeta Gli elefanti non si estingueranno Li cloneremo digitalmente per mostrarteli una volta all'anno