Le mie sembianze umane, solida centratura Non sono più una donna sempre in cerca di conferme Vomitato il polpettone propedeutico delle suore Però le riconosco ancora a cento metri dall'odore Le mie idee le ho masticate fino a farle sanguinare Ma tutta la radice non la riesci a sradicare Sto portando il mio secchio d'acqua per questo deserto Strappata ogni bandiera senza ritagliarne un'altra Ai discorsi senza azione preferisco l'abbaiare del cane E cerco il senso dell'impegno che la libertà pretende E galleggiando in questo universo senza trovare una direzione Tra dogmi vecchi, tendenze nuove e poi i cliché sulla trasgressione Andremo via con le nostre domande, così più lievi delle verità La grande ruota continua a girare nel circo della credulità Il coltello degli dei dei tre figli di Abramo Non smette di infierire in ogni parte della storia Sto schiacciata nel presente e senza convinzioni Se non che tutti siamo effimeri individui migratori Ai tre sgherri di Abramo preferisco il morsicare del cane E sto cercando il senso di un impegno spirituale sincero E gatti neri, eretici e streghe se ascolti bene piangono ancora Annusa l'aria, c'è ancora l'odore dei roghi e i loro sogni bruciati Forse una nuova rivoluzione parte dal centro stesso dei cuori Intanto fuori è alta la luna, "Iddio vi salvi, benigni uditori"