Dimora di mille eremiti, schiave umanità Stele magnifica di tempi e civiltà! Per briganti e ribelli speranza aurea Maja Mater sarà! La Frigia abbandonò la poderosa Ninfa Via per mar! Lo Ionio li abbracciò, correnti e guai! Steso debole e inerme sul Fiscellus Mons Ermes il titanò spirò... Con fuscelli d'alloro lo seppellirai Ma del pianto di Niobe sei preda ormai! Di Maja l'angoscia si spande qua! Lungo la vallata pianto s'udirà. Dal bianco sepolcro che guarda il mar Sconsolata Pleiade tra quiete e dolor! Di sette santi in sette serpi... Io son di remotissima stirpe Di padri anacoreti che a sangue Si flagellavano masticando la neve Spellavan le aquile e strozzavano i lupi Una sigla incisa nei massi Con un chiodo della croce raccolto da Elena Venti che diradan le nubi mostran la sua beltà... Specchi di luce e di brina. Demoni e pernici nell'ombra Raschian budella di pietra Cercando l'oro di Maja. Su un tappeto di foglie camminerà Solitaria creatura con le bestie si muoverà Viandante d'altre età! Nell'antro della mia coscienza Vi è il ricordo di vite passate Esso si librerà, in volo coi gufi, Nella notte più lunga e sarà un sentore antico D'essere stato sepolto là! Di Maja l'angoscia si spande qua! Lungo la vallata pianto s'udirà. Dal bianco sepolcro che guarda il mar Sconsolata Pleiade tra quiete e tormenta!