L'adolescenza di noi quarantenni Che non ci prendiamo sul serio Irrisolvibili uomini che non distinguono il falso dal vero Quando l'estate era calda e normale E a settembre già veniva il fresco Con le giacchette di lino sul molo si cantava "fiori di pesco" Venuti al mondo negli anni di piombo E di piombo ci riempiono il cuore I Pariolini ci danno lezioni di vita e canzoni d'amore Siamo di cera e per questo scegliamo La sera alla luce del sole quaggiù Siamo fiammiferi al vento in un tempo che soffia sul volto, ma tu Guariscimi e sposami sul mare Dammi il coraggio di vivere e continuare Guariscimi e sposami sul mare Dammi il coraggio di vivere Noi che crediamo che leggere faccia sembrare le cose migliori Noi che crediamo che ridere renda leggeri i momenti peggiori Ci siamo persi nel mezzo di questo cammino che prima non c'era E questo impiego borghese divora i meriggi, ed è subito sera Tu, tutta nuda sul letto, mi dici anche oggi che odi il lavoro Io sono quasi vent'anni che osservo in silenzio che vincolo loro E quasi quasi aspettavo educato il mio turno Per qualche occasione quaggiù Sono un mammifero al tempo in un vento che soffia sul volto, ma tu Guariscimi e sposami sul mare Dammi il coraggio di vivere e continuare Guariscimi e sposami sul mare Dammi il coraggio di vivere, dammi il coraggio di vivere Dammi il coraggio di vivere e continuare