Ho un segreto, un segreto celato nel sogno. Gli alberi e gli spiriti ne sono custodi. Se vuoi conoscere spogliati della tua fede perché la croce ferma le anime e uccide il gran gioco. Non vestirti di sole ma della argentea madre notturna, luce della tenebra, unico fuoco sacro e profumato Dai suoi fiumi dipartono le schiere della selvaggia caccia. Loro, condottieri nel regno dei morti schiudono i cancelli dei mondi. Al suon del corno galoppano bianchi spettri alle brighe di Betric. Neri segugi veloci seguono in una corale infera e tonante tanto che chi non fa parte della buona gente sarebbe morta divorata dall'orribile visione. Loro sono anime inquiete, liberi spiriti silvani che tornano dalle loro sacre donne nate fate e morte spose del demonio. Luna splendente in una notte vestita di un antico manto. Canto a te divina madre, signora di vita e morte la mia storia notturna.