Io la vidi, uscendo dalla porta Mi guardò giusto per guardare M'inchinai, le strisciai le labbra sulla mano Reduce da una serata alcolica Odori della notte mai passata Lo spiraglio tra le ciglia mi lasciava piano piano Finalmente vidi la Madonna O le tenerezze della mamma Incominciai a sognare una cena senza amo Stavo per essere istintivo Il pomeriggio se ne stava andando Chiesi in prestito soltanto un giorno di pazienza E... le stelle soffiarono venti di vittoria E... le stelle soffiarono venti di vittoria Io che crescevo la poesia Tra l'insofferenza e la noia Ascoltai due cazzate da un robot galvanizzato Scoprivo un gioco sadico e normale Quasi come un calice di vino Mentre appoggiavo la testa sul pensiero E... le stelle si prepararono attente alla sconfitta E... le stelle si prepararono attente alla sconfitta Complicazioni succedettero quel giorno Tanto che la invitai lo stesso Intervennero di colpo precauzioni eccezionali Mai dormir con troppe sicurezze Crolla sempre tutto per due palle Quelle domande vuote nascondevano veleno E... le stelle sghignazzarono per la crocifissione E... il poeta rimase solo a grattarsi sul balcone...