L'ouverture è terminata. Queste campane della catastrofe L'incubo più incubato di questa vita Insopportabilmente corta, insopportabilmente lunga Che è poi lo stesso che è poi lo stesso Alla presa del palazzo di Malgrado Il palazzo era vuoto, era stato evacuato. Linee di fuga in ogni direzione, Nascere, e vivere, in una guerra al rallentatore. Fra gli interstizi del sistema, un fiore Fra le macerie dei Non Ancora e degli Ormai. Attraverso le crepe nelle mura, Una nave al buio e quattro marinai. Nell'avvitamento di vite a metà Malgrado tutto resistiamo in ogni città Riconquistando il Tempo Nel punto dove accadono le cose, Non prima, non dopo. Non prima, non dopo.