Dove va l'immobile fluire Del tempo sopra noi? Chiusi da sei giorni in una stanza Deflagra la città Dominava il freddo della camera Le rose e il Cabernet Spari, le barricate per le strade Un disco di Ferré Strane sagome, proiettate da quei fuochi sulle vie Tremano le stanze e noi fuggiamo al di là Oltre il vetro del tuo crimine Vibrazioni atomiche e poi grida, alla fine A noi non serviva affatto quella luce... Te ne vai alle luci del mattino La guerra passerà Da lontano gli echi di un concerto Bloccavan la città Il tuo corpo abbandonato a un'altra realtà Mozziconi spenti a terra e un film di Rohmer A chi sorridevi mentre tutto il nostro mondo Cadeva, avvolto dall'odore della polvere da sparo? Vidi, d'innanzi a noi, un sipario alzarsi su di un mondo possibile Febbricitanti eroi sul calvario Crocefiggevi la tua innocenza in sanatori tetri di guerriglia Di polvere e di idee e di un miraggio Delle fantasie, dei discorsi e i simbolismi oscuri percorsi Tutto quel che resta di quel mondo