Pochi lampioni in fila sulla strada Barcollando verso la stazione Ubriachi cantano di lontano Il gin che cola dalle labbra Vedo lei ferma, lei, sotto un balcone Con labbra fredde come neve Con labbra aperte, senza vita Le labbra grigie di una dea malata La notte ci inghiottiva già Nei suoi inferni tutti uguali Di vetri rotti per le strade E sogni infranti lungo i viali Mi dicesti: "Amore, non lasciarmi mai" Luci delle case spente Le crepe sulle strade spoglie accanto a noi Da cui filtra la luce delle stelle Le voci dei fantasmi sotto la città E tu mi sembravi stanca Intrappolata nel ricordo delle notti In cui splendevano le luci alle finestre Che prima o poi un altro inverno spegnerà