Sguardi in attesa della fine del tempo Come pioggia di brividi. Non è amore ma un tormento statico Riflesso per anni sulle mie vesti ignorate Splendono le mie colpe come perdite indefinite Che osano violare l'assenza di un perdono Atteso invano lungo sofferti sentieri autunnali Il nulla arde su corpi distesi, Vuoto immondo finché Il tutto svanirà Adesso complice di queste ore Impresse nel sudore delle pareti, Infrango emozioni così vicine alla sorte E il loro eco dietro di me Il nulla arde su corpi distesi, Vuoto immondo finché Il tutto svanirà Da così lontano ritraggo con Sterili racconti ed impure poesie, Riflessioni ed illusioni. Da così lontano vivrò ancora Quest'ultima gelida ed immortale litania (Claudio Contessa)