Non scordarti di quegli anni Che hai passato a laurearti Luci spente di Corvetto Nel vialetto della metro Non scordarti del completo Che hai lasciato nei bagagli Degli sbagli che ti han reso Un po' più solo ed incompreso Delle storie dei tuoi cari Di quando le criticavi Diranno che tu non vali Tirando due somme ai dadi Ma il sommo cosmo Virando come le navi Mette a posto soffia addosso Girandole esistenziali Patatrac di un mondo che inquina ma Non scordarti che c'è ancora vita Sei riuscito con studio e fatica A distanziarti da chi lo rovina Non scordarti di chi hai amato Fino a perder fiato, fino a che poi il fato Ti donò solamente il ricordo Di strazianti rimorsi in vetrina Dall'oscuro buio senza ritorno Sei rinato dopo Ponzio Pilato Il dolore è stato un Flash come Gordon So che il torto ha con Ganesha l'incontro Non scordarti che una guerra non è mai persa Neanche quando vedrai il tuo corpo Inerme steso lì per terra Non scordare, non scordare Non scordare, non scordare Che ogni fine ha un precipizio Una vetta, un nuovo inizio Non scordare, non scordare Non scordare, non scordare Di spogliare il pregiudizio E di osservare che rimane Le tue amiche questa notte Canteranno tra sirene Tutte assieme ed il motivo È che fin quando splenderanno Tu sarai ancora vivo Non scordare che la vita non abbraccia Vuole romperti la faccia Guardati allo specchio la tua mente ti minaccia È lei che ti dà la caccia Che ti mette faccia a terra In questa eterna guerra vince chi sa fermarla Perdi se non sai amarla Scordati il vizio che hai di giudicarla Non scordarti di quando sei stata peggio Quante volte ce l'hai fatta Ma non scordarti che non c'è limite al peggio e Che non sempre ce l'hai fatta E se tutto crolla tu tirati su Tra le macerie che oscurano il blu Puoi colorare le tue cicatrici Come tattoo per amarti di più E non scordare di cambiare angolazione Per guardare il mondo dal lato migliore, questo dolore È tuo amico se lo tratti con amore Altrimenti è distruzione ricorda Ogni volta che hai cambiato forma Ogni volta che hai chiuso una porta Perché quello che che ti hanno insegnato È che quello che senti non conta E conta le volte che hai fatto da te Quando eri una e contavi per tre Quando pensavi che in fondo La vita non fosse un granché, dopodiché Non ti scordare di chi ti ha donato una parte di sé Senza un perché E con le lacrime più saporite Facciamo un brindisi a quello che c'è Poi perdonami se non ti sto vicino Resto immobile schiacciata all'angolino E se fosse che trovarmi è il tuo destino Allora trovami e saliamo insieme di un altro gradino Tu questa lettera non la scordare, tienila Trattala come fosse una mappa un po' esoterica E non scordare quelle sere In cui è capitato che ci siamo volute bene