Sono certo che andrà bene Con la calma di un olimpico Volo sopra gli avversari Sulle cose che non contano E disegno la mia storia Come se non fossi nato ancora Sopra i fiori, sopra gli alberi Dentro gli occhi dei bambini Cerco il cuore, cerco l'anima La purezza dei delfini Cose che mi hanno nascosto Cose che non ti insegnano a scuola Noi che siamo visionari Che pensiamo già a domani Non c'è posto per rinchiuderci Siamo semplici pensieri Siamo dove non si arriva Siamo l'acqua che genera vita Mi hanno proposto di cedere Ma ho risposto, "Vaffanculo" Perché ho il cuore di uno zingaro E gli zoccoli di un mulo Tra le botte e nel dolore Senza rabbia io coltivo amore Quanti discorsi e quanta carta da stracciare E quanta storia violentata sulle strade E quanta rabbia sempre pronta lì a scoppiare Potere alle armi e al cartello criminale Quanti ritardi e quanta fede nel nessuno E quanti muri per non farci andar lontano Quanta tristezza nelle tasche e nelle mani Così mi scordo che ci chiamano Ci chiamano italiani Ci chiamano italiani Italiani ♪ Sono rimasti ad osservare Mentre tagliavano le mani Senza dire una parola Come fossimo maiali Ti ho aspettato sulla strada Ma una notte non sei più tornata Ho creduto negli archetipi Nei modelli originali Nelle formule segrete Nei cervelli eccezionali Sono solo sulla porta Con il cric e una ruota di scorta Posso andare fino in Africa Perché la conosco bene Forse solo con un prete Che oramai ha perso la fede Senza il bene di nessuno Il mio bene si chiama "futuro" E mentre gli uomini censurano E contengono le spese C'è qualcuno che ci giudica Che ci osserva e se la ride Mentre tutto il mondo brucia Mentre tutto il mondo va a puttane Quanti discorsi e quanta carta da stracciare E quanta storia violentata sulle strade E quanta rabbia sempre pronta lì a scoppiare Potere alle armi e al cartello criminale Quanti ritardi e quanta fede nel nessuno E quanti muri per non farci andar lontano Quanta tristezza nelle tasche e nelle mani Così mi scordo che ci chiamano Quanti discorsi e quanta carta da stracciare E quanta storia violentata sulle strade E quanta rabbia sempre pronta lì a scoppiare Potere alle armi e al cartello criminale Quanti ritardi e quanta fede nel nessuno E quanti muri per non farci andar lontano Quanta tristezza nelle tasche e nelle mani Così mi scordo che ci chiamano Che ci chiamano italiani Che ci chiamano italiani ♪ Italiani